Decifrare i meccanismi molecolari attraverso i quali i tumori “corrompono” le cellule del sistema immunitario e sviluppare tecniche di ingegneria genetica
per ripristinare la corretta funzionalità di queste cellule: sono questi gli obiettivi della ricerca del gruppo guidato dal Dott. Mario Leonardo Squadrito,
ricercatore e Project Leader della Targeted Cancer Gene Therapy Unit presso il San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy (SR-TIGET).
Il progetto ‘’Dissecting microRNA networks in tumor-associated macrophages” è risultato tra i vincitori del bando di Fondazione Cariplo
“Ricerca biomedica condotta da giovani ricercatori” 2018. Tramite questo bando, la Fondazione si pone l’obiettivo di offrire ai giovani ricercatori l’opportunità di sviluppare
e potenziare carriere indipendenti, conducendo progetti di ricerca sotto la propria responsabilità.
La ricerca per la cura delle metastasi al fegato
Il progetto si inserisce nell’ambito della ricerca per la cura delle metastasi epatiche, in particolare quelle derivanti dal carcinoma al colon-retto (CRC).
Sebbene il tumore primario in questa tipologia di carcinoma normalmente risponda bene alle terapie antitumorali, la metastatizzazione al fegato
rimane un’evenienza piuttosto frequente e molto problematica, poiché riduce le opzioni terapeutiche e l’aspettativa di vita dei pazienti.
Questo è dovuto al fatto che una volta instauratosi nel fegato, il tumore “riprogramma” le cellule del tessuto sano che gli sta intorno in senso pro-tumorale,
spingendole a supportarne la crescita e inibendo la risposta immunitaria contro il tumore stesso.
Il progetto del Dott. Squadrito e del suo team
Il nostro progetto – racconta il Dott. Squadrito – ha l’obiettivo di esplorare in che modo le metastasi epatiche da carcinoma al colon-retto
“manipolano” le cellule del sistema immunitario presenti nel fegato, come i macrofagi epatici
In particolare, ci proponiamo di caratterizzare come la presenza del tumore influisca sull’espressione di una classe particolare di RNA, i microRNA (miRNA)
i quali a loro volta regolano programmi genetici all’interno della cellula. La speranza è che ripristinando la corretta espressione dei miRNA attraverso tecniche di
ingegneria genetica si possano riprogrammare i macrofagi verso un fenotipo [le caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, N.d.R.]
sano e ripristinare la risposta immunitaria anti-tumorale.
Grazie al finanziamento Cariplo è stato possibile formare un gruppo di ricerca dinamico, dove indagare i meccanismi molecolari coinvolti nella riprogrammazione del
microambiente tumorale. Attualmente il progetto vede coinvolta la Dr.ssa Chiara Bresesti come primo autore di questa linea di ricerca.
Per il gruppo guidato dal Dott. Squadrito, di recente formazione, vincere questo grant ha significato poter aprire una nuova linea di ricerca di alto interesse scientifico e,
allo stesso tempo, con grandi possibilità di sviluppo clinico. Questo finanziamento permetterà inoltre di applicare delle tecniche molecolari all’avanguardia come il sequenziamento di RNA a singola cellula e l’utilizzo di vettori virali che consentono di misurare l’attività dei microRNA in popolazioni cellulari rare.